Ritorno all'ovile (帰巣, Kisō) è il sesto capitolo di Tokyo Ghoul.
Personaggi[]
Sommario[]
"Voi mostri e io non siamo la stessa cosa!"
La voce disperata di Kaneki risuona nel vicolo buio. Di fronte a lui torreggia Touka, che afferra con violenza la sua testa e la scaraventa a terra. Comincia a schernirlo e mortificarlo, ricordandogli la propria dolorosa verità come lui ha ricordato la sua. Egli è un ghoul, ma è anche umano. Per lui che non è nessuno dei due non esiste posto dove andare. Gli suggerisce che se vuole vivere come essere umano dovrà resistere a quell'inferno che è la fame dei ghoul, per poi andarsene.
Le parole della ragazza fanno centro. Colpiscono Kaneki proprio nel suo punto debole più scoperto. Nella posizione in cui si trova attualmente, non esiste alcun luogo di appartenenza. E' solo. L'idea si traduce in terrore nei suoi occhi, ma proprio in quel momento qualcosa vibra nella sua tasca. Un messaggio, da parte di Hide. A quanto pare ha difficoltà in Storia Orientale. "Ma certo", pensa Kaneki, "ho ancora il mio posto dove stare. Si tratta di un luogo che di sicuro farà ancora al caso mio."
E' giorno. Un flebile sole autunnale splende sull'Università Kamii, così come sulla benda bianca di Kaneki. L'ha messa sull'occhio sinistro per coprire il sekigan fuori controllo. Riconosce che il pezzo di carne che Touka ha forzatamente inserito nella sua gola lo ha aiutato a sentirsi meglio, nonostante tutto. Lungo la strada, lo sguardo gli cade su due ragazze, che discutono e mangiano serenamente dei sandwich...
Poco dopo incontra Hide. Appena lo sguardo dei due amici si incrocia, Nagachika si precipita contro di lui, accusandolo di averlo abbandonato per troppo tempo e ricordandogli che "i conigli muoiono di solitudine." Kaneki è immediatamente approcciato da due universitari membri del Comitato Organizzativo del Festival Universitario, che hanno invitato Hide tempo fa a partecipare. Fanno la stessa proposta a Ken, ma l'amico si oppone al posto suo, considerato il carattere introverso del mezzo-ghoul. Prima di separarsi, i ragazzi del Comitato invitano Hide ad andare a prendere il DVD con il materiale del festival da un certo Nishio...
Lungo la strada, Hide pone la domanda scomoda "Stai mangiando come si deve?", notando il suo pallore. Kaneki non riesce nemmeno a rispondere, accenna una sorta di consenso con quello che l'amico dice ma si sofferma più a pensare. E' sempre stato così, è sempre stato estremamente intuitivo ed attento. E, improvvisamente, vede se stesso, non come uomo, ma come mostro, e ragiona. Se dovesse diventare una creatura del genere, lui e Hide non potrebbero più camminare come stanno facendo in questo momento...
Raggiungono l'appartamento della persona che cercavano. Hide entra senza bussare, scelta discutibile, e infatti interrompono Nishio e una ragazza in un momento intimo. Lei scappa istantaneamente in preda alla vergogna. Mentre Hide prova invano a giustificarsi, Kaneki non guarda nemmeno dentro. Improvvisamente, l'odore di caffè accarezza il suo naso. I suoi occhi si alzano. E' lui: Nishiki. Lo sguardo che si scambiano è così carico di tensione che Kaneki cade a terra urlando, suscitando la sorpresa dei presenti. Nishiki si mostra tranquillo, anzi, lo invita a non agitarsi. Mentre le parole di Touka risuonano nella sua testa, Kaneki sente una pesante disperazione crollargli sulle spalle...
"Capisco... e così ti chiami Kaneki, eh? Io sono al secondo anno di medicina. Mi chiamo Nishiki Nishio. Molto piacere... Kaneki."
Curiosità[]
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